Comunichiamo che la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con decisione del 4 luglio 2016 ( v. ns precedente articolo del 14 gennaio), ha rigettato l’impugnazione avverso la sentenza del 14 gennaio 2016 che aveva condannato lo Stato Italiano per la violazione del diritto alla vita, tutelato dall’art. 2 della Convenzione Europea, a danno delle vittime da sangue infetto.
Pertanto la sentenza del 14 gennaio 2016, riguardante vari ricorsi riuniti, tra cui quello patrocinato dal nostro studio a favore di 79 ricorrenti (R.G. 16178/2013), è ora diventata definitiva e lo Stato dovrà pagare gli importi riconosciuti a titolo di danno morale ed equa soddisfazione.
Prossimamente provvederemo ad effettuare le comunicazioni ai singoli interessati.